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Poetarum Silva

“La verità è che per me sulla terra non c’era soccorso” (“Die Wahrheit ist, daß mir auf Erden nicht zu helfen war”): così, nella lettera  d’addio alla sorella Ulrike, scrive Heinrich von Kleist. Il 21 novembre di duecento anni fa il «genio sinistrato», come lui stesso si definiva, decise di porre fine alla propria vita a tre miglia da Berlino, sulle rive del Wannsee, lungo la strada per Potsdam.  Da quel giorno ha avuto inizio la storia della ricezione di un autore tra i più straordinariamente recalcitranti a qualsiasi classificazione. Non è soltanto riduttivo, è fuorviante ricorrere agli aggettivi ‘classico’ o ‘romantico’ per definire l’impianto delle opere dello scrittore nato nel 1777 a Francoforte sull’Oder. Non sono mancati, nel cammino percorso dalla ricezione di Kleist, leggende e mitizzazioni – la tomba dello scrittore e di Henriette Vogel , la donna malata di cancro con la quale trascorse le ultime ore…

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