La memoria è un fruscio
che lentamente cade
un masso una cadenza,
un suono al suolo.
Ascoltando MROGN di F. FEdERiCi. ZONA 2017
Lettura effettuata il giorno 6 gennaio 2018, presso la Stanza della Madonna della Neve a Pian dei Corsi. Suoni campionati sul Colle del Melogno nei giorni 4, 5, 6 gennaio 2018.
(altri rilievi, anatomie di scena), p.13
Non è molta altezza
che separa cielo e terra.
Non esiste il punto
dove il fiume penetra
nel bosco, né
le vene il corpo.
Le formiche sopra un buco
– questa macchia nera.
Corrisponde poco
al fondale il bosco.
(la casa cantoniera), p.19
Pochi passi al muro
ben piantato in terra.
Ha pulito la radura l’ascia,
corre a filo d’erba il vento.
Non si penetra nell’ombra.
Entra in noi l’ombra del bosco.
(presso una casella sul pendio), p.20
La radice sotto i piedi
penetra nel mondo.
Sembra quasi che sia
lì tra i sassi il passo,
i passi dove siamo
già passati.
Mrogn, di Federico Federici, Zona 2017, ISBN 978-8864387024.
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