
Osip Mandel’štam e le canzonette napoletane
(dal Corso su Osip Mandel’štam del 197475 di A.M. Ripellino)
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Così, con questi versi “dedicati” a Stalin cominciano le disgrazie del poeta Osip Mandel’stam; così scrive lo slavista A.M. Ripellino nel capitolo “Mandel’štam e Stalin”…
“ Il capo d’accusa principale era una poesia epigrammatica su Stalin che Mandel’štam aveva recitato a un gruppo di 12 amici. Uno di questi era andato a spiattellarla, ma non si sa a chi. Nadežda Mandel’štam, dice di avere dei sospetti, ma è difficile dirlo. Inoltre c’era nel suo dossier quello schiaffo, di cui abbiamo già parlato, che aveva dato ad Aleksej Tolstoj.
Erano quelli i tempi della fine della collettivizzazione agraria e Stalin in quei versi veniva definito assassino e sbaraglia-mužiki; questi versi segnavano l’inizio della tragica fine di Mandel’štam. Lui che aveva sempre riflesso in allusioni, in motivi traversi, mai direttamente; e l’unica volta…
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